giovedì 10 luglio 2008

Energia nucleare, ma ne abbiamo bisogno 2.

L’allarme è stato dato subito, e la protezione civile ha immediatamente avvertito i cittadini delle città vicine di non immergersi nelle acque, non bere l’acqua dei rubinetti, non pescare, non mangiare prodotti pescati in quelle acque e praticare sport nautici, fino a nuovo avviso. Quell’enorme quantità di liquido, secondo la responsabile della comunicazione per la sicurezza dell’agenzia, Evangelia Petit, conterrebbe 12 grammi di uranio per litro per un totale di ben 360 chili di uno dei metalli più pericolosi al mondo.
Dove è successo tutto ciò? In un paese del terzo mondo, no in Francia, nella centrale di Tricastin, da cui martedì pomeriggio si sono dispersi 30000 litri di liquido radioattivo altamente pericoloso, le città coinvolte sono: Bollène, Lapallud e Motte de Rhone.
Dalle prime rilevazioni pare che nel fiume Gaffière la concentrazione di uranio registrata sia circa 1000 volte superiore al normale. Il quantitativo espulso è stato stimato intorno alle 100 volte maggiore di quello che una centrale nucleare può sversare in un anno.
Dopo l'incidente in Slovenia, accaduto ai primi di giugno, dove ci è stato detto che non è successo niente (speriamo), ne abbiamo un altro di proporzioni un pò più vaste, qui vi lascio il link all'ANSA.
L'incidente continua a dimostrare quello che si dice da tempo che il problema sono le scorie, mentre le centrali sembrerebbero sicure (fino al prossimo incidente!).
Una domanda mi sorge spontanea, ma nei mass media è stata riportata a dovere la notizia, io non seguo molta TV, mi tengo informato spesso in altra maniera e non sapevo dell'incidente.
Vi lascio anche il link all'articolo su ecologiae.

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