giovedì 29 gennaio 2009

Il futuro dell'automobile (1).

Sottotitolo: ecologico e al Litio.
Ne avevamo già parlato ad aprile con l'articolo della Tesla Roadster e ora vogliamo ritornare sull'argomento. Dell'inglesina che ama la California sono già stati prodotti una sessantina di esemplari, ci sono comunque moltissime prenotazioni (seperiori al migliaio), provenienti, come avevamo indicato, soprattutto da Vip. Davide la voleva proporre come auto aziendale, ma visti i suoi progressi lavorativi, si deve "accontentare" di "Viola", chissà, magari nei prossimi anni...
Ora la crisi economica sta un pò complicando i tempi e le cose, ma l'elezione del nuovo presidente USA Barack Obama e la sua politica ambientalista, come da tradizione democratica, ci lasciano ben sperare.
Volendo fare un passo indietro mi viene subito in mente una delle prime auto elettriche delle ultime generazioni, prodotta dalla General Motors, la EV1 (diventata una vera auto di culto): indietreggiamo non di molto, circa 10 anni e per i dettagli vi rimando alla relativa pagina su Wikipedia. La domanda che mi nasce subito spontanea è: cosa sarebbe successo a questo mercato se nel 2000 non si fossero smarrite un pò di schede e a vincere le elezioni americane invece di George W. Bush, fosse stato, l'allora sfidante Al Gore, erano già state varate molte leggi per lo sviluppo delle energie alternative e tutto il comparto era in fermento. Poi però ha vinto un petroliere e un pò la cosa mi ha consolato, non siamo gli unici al mondo a vantare il conflitto di interesse al potere.
Sono passati 8 anni, le tecnologie sono ormai mature, anche se i margini di miglioramento rimangono ancora moltissimi e si può solo sperare che il mondo si muova in questa direzione.
Cos'è cambiato in questi anni, sicuramente bisogna subito partire dal componente principale : le batterie. Prima erano al piombo e molto inquinanti, ora invece utilizzano principalmente un componente, già usato allora, denominato litio.
L'evoluzione della batteria, pensando anche a quella dei cellulari è stata: piombo, nichel-cadmio, nichel-metal idrato e ora litio, aspettando una nuova generazione (se ci sarà), bisogna adesso concentrarsi sull'ultima disponibile.
Oggi il litio è usato in circa il 20% delle batterie presenti sul mercato e questa quota continuerà ad aumentare nei prossimi anni, è un metallo molto presente in natura, ma concentrato principalmente, per una facile estrazione, in uno Stato: la Bolivia, con circa il 70% delle riserve mondiali. Chissà se un giorno questa nazione ospiterà una nuova Dubai, le premesse ci sono tutte, bisogna anche capire chi si occuperà di queste miniere.
Viene spontaneo chiedersi come si evolverà la situazione politica in questo stato, visti i precedenti storici in ambito petrolifero (conflitti vari e guerre civili indotte da qualche superpotenza), comunque, ritengo possa diventare nei prossimi anni un'interessante zona per investimenti finanziari.

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lunedì 26 gennaio 2009

Viaggio al centro della terra 3D.

Se non avete letto bene il titolo di questo post, vi prego di rileggerlo, termina con un numero e una lettera: 3D. Immagino che sappiate che questo film è stato creato per essere visto in tre dimensioni, ma purtroppo in Italia le sale che hanno a disposizione questa tecnologia sono veramente poche. La parte più difficile è stata quindi trovare il cinema che proiettasse la pellicola in questa particolare tecnica, la scelta è caduta su multisala di Rozzano a Milano, prenotazione on-line e difficoltà a trovare posti disponibili, ma alla fine ne è valsa proprio la pena. Se siete stati a Gardaland al cinema dinamico potrete sicuramente immaginare di cosa si sta parlando, con la differenza che lo spettacolo non dura pochi minuti ma un'ora e mezza.
All'inizio della pellicola ci si sente un po' spaesati, e, al contrario di un film normale, si è portati a concentrarsi sui piccoli dettagli, ad esempio quando il protagonista è in camera e parla al telefono, lo sguardo è diretto verso tutti gli oggetti d'arredamento presenti, che rendono subito l'idea della tridimensionalità.
Il film non è malvagio, la storia ovviamente non è per nulla originale, ma questa particolare visione lo rende fantastico, devo ammettere che i creatori sono riusciti nel loro intento. Quello che mi sono subito chiesto è come potevano apparire nella versione normale alcune scene, se presenti, realizzate per essere viste in tre dimensioni, per citarne alcune: lo sputo nel lavandino all'inizio, il volo degli uccelli verso lo spettatore oppure quando vengono raccolti alcuni oggetti e le sembra che ci venga dato un pugno in faccia. Ritornando a Gardaland, nel film è presente una scena ricollegabile a uno degli episodi del cinema dinamico, quella dei carrelli nella miniera, mi devono sempre spiegare come è possibile che uno scambio faccia andare tre carrelli attaccati in tre direzioni diverse!
Fra le scene comiche della serata quella successa a Gian, nella scena in cui il ragazzo si risveglia di fianco ad uno scheletro, molto realistica, la sua vicina di poltrona, per lo spavento ha pensato bene di lanciare in aria il suo bicchiere di poc corn, facendogli la doccia, probabilmente anche questo faceva parte del 3D.
Concludendo il film merita moltissimo nella visuale in tre dimensioni, lasciando veramente a bocca aperta, sembra sempre di essere lì presenti all'interno della scena, vi sono tante ambientazioni a dir poco fantastiche e molte immagini sembrano talmente vere da risultare quasi irreali, la valutazione per questo tipo di pellicola non può quindi che essere alta (un 8), la trama scorre molto veloce e i 90 minuti volano, di contro questo tipo di immagini possono portare lo spettatore a distrarsi per la voglia di curiosare. Probabilmente se fossi andato a vederlo in modalità normale non so se il mio voto avrebbe superato la sufficienza.

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sabato 24 gennaio 2009

La vita del trasfertista. (2)

Spagna, la patria delle corride, dei tori degli ulivi e della patata. Sì, perché qui dove ti giri ti giri, vedi tori disegnati, vedi sagome di toro ergersi in cima alle colline ricoperte di ulivi e, dove vai vai, non c’è quasi piatto in cui non ti ci infilino le patate. Ma che avevate capito? Maliziosi che non siete altro! Ma patate (e fritto) a parte, non si può certo dire che si mangi male, anzi, per quella poca esperienza di mondo che ho, posso senza alcun dubbio dire che, a parte l’adorata madre patria, è sicuramente il paese dove ho mangiato meglio in vita mia. Poi fanno il salmorejo!
Qui sono tutti un pochino fuori di melone. La mattina, vedi gente fare colazione con delle mega bruschette dove spalmano un po’ di tutto; anche fegato di maiale, credo… a pranzo, ci vanno non prima delle 2 e mezza, e alla sera, se vai in un ristorante prima delle 9, ti guardano male; e se pretendi di trovare un po’ di gente in giro prima dell’una del mattino, sei un povero illuso. I locali, giorni della settimana compresi, cominciano a riempirsi intorno alle 2. Alle 4 chiudono e avviene il trasferimento in discoteca dove stanno fino alle 8 del mattino. E se poi devono andare a lavorare o all’università? Probabilmente ci andranno ancora mezzi storditi…
La musica non è male, anche se alla lunga può anche diventare pesante. Il problema è che spesso si sentono personaggi come Ramazzotti, Nek e la Pausini. Non li ascolto in Italia, venire qui e ritrovarmeli che hanno successo per giunta in lingua spagnola…
Già, la lingua. Sono partito da casa con l’illusione di imparare lo Spagnolo, ma porca paletta, lavoro con tutta gente italiana, e l’unica collega spagnola che ho, non ne vuole sapere di parlare la sua lingua perché ormai sa meglio la nostra. Certo, qualcosina ormai la capisco e ogni tanto la spiccico pure, ma sapere una lingua è un altro paio di maniche.
La città, l’ho già detto, è ridente! Spesso e volentieri c’è molta gente in giro quasi tutta concentrata nel centro storico dove spiccano monumenti come la Mezquita, una sorta di chiesa-moschea che ha subito modifiche a fronte delle varie dominazioni Cristiane o Musulmane, i giardini dell’Alcazar, che purtroppo ancora non sono riuscito a vedere ma di cui tutti parlano un gran bene per merito di molti e bellissimi mosaici. Poi ci sono il ponte romano, alcune chiese, alcune piazze…
Io la definirei anche la città dei semafori. Non ne ho mai visti tanti in vita mia. Sono pure in mezzo alle rotonde. Roba da matti! Per fare 1 km senza traffico alle 4 del mattino ci puoi mettere anche 10 minuti. E a quel punto la gente passa col rosso!
Cordoba confina con diverse città, le cui 2 più famose sono Siviglia (o seviggia come dicono loro) e Granada.
A Granada ci sono stato e sono riuscito a perdermi il monumento più importante: l’Alhambra. Lo so sono un cretino. Io e gli altri 2 che erano con me. Spero di avere ancora il tempo per poterci tornare. Per il resto è una città carina, ha una bella cattedrale e parecchi spazi verdi; ma quella è una cosa comune da quelle parti.
Siviglia, invece, è molto bella. Ci sono stato 2 volte e mi piacerebbe tornarci per vedere ancora qualcosa. Merita un sacco il palazzo reale, un palazzo pieno di costruzioni strane e giardini che sembrano foreste.
C’è una bella Plaza de toro, ossia il posto dove fanno le corride. Io sono completamente contro le corride, ma devo dire che entrare là dentro mi ha fatto uno strano e comunque piacevole effetto. Forse perché si respira un pochino una strana aria da gladiatori, fatto sta che mi sono quasi emozionato.
C’è piazza di Spagna, che al contrario di quella che c’è a Roma, è veramente una piazza di Spagna, perché è in Spagna. Bellissima, ampia, monumentale e strana. In due parole: da vedere.
Praticamente è un enorme edificio circolare pieno di archi, che delimita al suo interno una piazza alle cui estremità ci sono tutte delle ceramiche che rappresentano ognuna una città della Spagna con annessa cartina con i confini. Anche la via principale nel centro è molto bella e da lì si raggiungono praticamente tutte le cose più interessanti tra cui anche una spettacolare Cattedrale che ancora non ho avuto il piacere di visitare perché ho trovato sempre chiuso. Forse sapevano che arrivavo…
Prossima tappa, Madrid. Per ora ho visto la stazione e l’aeroporto per motivi di transito tra Genova e Cordoba. Spero più avanti di avere il tempo di fare una visita un poco più approfondita, magari di un paio di giorni. Restate connessi e un giorno lo scoprirete.
Un saluto, il vostro trasfertista preferito.

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giovedì 22 gennaio 2009

Gioco? Type racer.

Questo mese non ci troviamo di fronte a un vero e proprio gioco, ma più a un programmino che permette di allenarsi a digitare alla tastiera, con testo in inglese. La parte divertente è che si fa una vera e propria gara con altri utenti online, il sito per provare Type Racer è questo, se non volete registrarvi, entrate come ospite (guest), scegliete un nome e cliccate su "Race against others".

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martedì 20 gennaio 2009

Sony, Cybershot G3.

Sempre di più, mi viene da dire. Niente di nuovo, aggiungo subito dopo...
Ecco la nuova Cybershot G3 della Sony. Una compatta da 10 Mpx con zoom ottico 4X che consente di navigare su un internet con un touchscreen da 3,5", un collegamento Wi-Fi ed un browser integrato (NetFont). Permette l’accesso agli hotspot AT&T fino al 2012; accesso rapido a siti come Shutterfly, Picasa e Youtube, stranamente manca Flickr.
E' evidentemente il prodotto simbolo della partnership tra Sony ed Ericsson che ha già dato alla luce videofonini avveneristici e palmari con luminosissimi wide screen.
Con questo oggetto, però Sony vuole davvero dare un forte contributo alla politica di marketing del photo sharing mediante web server raggiungibili sempre più facilmente grazie ad una elettronica sempre più integrata, veloce e userfriendly.
Piacerebbe di più, probabilmente, definire la G3 un palmare dedicato alla fotografia. Poichè ormai una fotocamera digitale te la infilano anche in un portachiavi. Comunque Sony non lascia tutto al caso ed al marketing delle comunicazioni: così la G3 viene dotata di un luminoso Vario-Tessar della Zeiss, di memoria interna da 4GB, di Face Detection, di Smile Shutter e di Dynamic Range Optimizer che bilancia automagicamente il contrasto.
Molto elegante e compatta, presenta comandi, ottiche e flash facendo slittare il pannello anteriore. Costo approssimativo 500$(dollari) da vedere quando uscirà qui..

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lunedì 19 gennaio 2009

L'intervista: Mariapaola.

Nome di battaglia: Pasusu.
Età: 29.
Segno zodiacale: Scorpione.
Dove vivi: avanti e indietro tra Genova e Asti.
Misura di scarpe: 39 o 40 a seconda delle scarpe e del piede.
Hai un numero preferito: 4.
Un film che non smetteresti mai di vedere: Arancia Meccanica.
Un attore che ti fa emozionare: Stefano Accorsi, bravissimo attore, e fisicamentee straodinaramente imperfetto. Dal Maxi Bon in poi.
Ti piace cantare: Molto, ma diciamo che non essendo molto intonata preferisco cantare in privato, di solito sotto la doccia o in motorino a squarciagola o deliziare il mio fidanzato in macchina.
Il tuo prossimo viaggio: vorrei andare negli Usa a trovare i miei parenti americani e a parte la strizza per il volo, il viaggio costa parecchio, quindi per ora rimane soltanto un'idea.
Uno sport che ti piace che non sia calcio: mi piace il nuoto, da bambina ero una iena in vasca! e poi mi piace pattinare e guardare, quando li trasmettono, roller, skate, bici...mi piace guardare le acrobazie! In questo periodo comunque non vedo altro che i miei sci nuovi!
Vialli o Mancini: ahhh ma questa è cattiva! beh comunque ti rispondo con facilità... con tutto il rispetto per Vialli, per me il Mancio è il Mancio, grande genio e unica grande bandiera,lo venero da sempre e rimarrà per sempre, nel mio cuore , blucerchiato...
Tomba o Rocca: Tomba!
Cosa ne pensi dei reality: che sono delle cose molto stupide inventate da una persona molto furba per fare dei programmi che costano niente e fanno incassare tanto. Penso anche che siano un interessante spaccato dell'idiozia umana e, che distolgano l'attenzione della gente dai problemi seri.
Luxuria o Trentalance: boh.
Poster appeso in camera: homer simpson.
Ultimi libri letti: ho letto 'dico tutto', si, è quello del buon Antonio io sono un pò fissata, con lui, ma giuro che è un libro divertente, da interpretare. Adesso stò leggendo "metropoli per principianti" di Biondillo un libro serio da archi-tette, che però ha una premessa molto simpatica di cui riporto una Citazioncina, giusto per gradire: "Non fate studiare architettura ai vostri figli. Non ne vale la pena.Se lo fate per il successo, per il denaro, per la fama, insisto, è un consiglio spassionato: lasciate perdere.(...) Vi descriveranno gli architetti come inconcludenti, con la testa sempre tra le nuvole, come arroganti, omosessuali (se maschi), galline (se femmine), artistoidi, tecnigrafoidi, incomprensibili, insensibili, ipersensibili, arredatori, con pessimo gusto, con ottimo gusto ma cari, carissimi, costosissimi. Lo volete così vostro figlio? Perchè fargli questa cattiveria?(...) Vivo in Italia, nel paese col più alto numero di architetti d'Europa e col più basso numero di opere edili progettate da architetti, ed ho una vita sola. Voglio sposarmi, avere dei figli non posso aspettare tutta la vita. Il mio diploma di laurea è appeso nel cesso. Eccomi, Italia. Fa' di me quello che vuoi."
Dolce preferito: Gelato!
Cioccolato al latte o fondente: fondente, ma va bene anche al latte.
Quando ti siedi al bar, cosa ordini: a Genova "un caffè!" e un bicchiere d'acqua (se non lo portano loro); ad Asti però devo chiedere "un caffè normale" se no mi chiedono come lo voglio...però all'acqua di solito ci pensano loro.
Un tuo pregio: agli scout l'aggettivo del mio nome di caccia era "Instancabile" (a volte è anche un difetto).
Hai mai avuto un diario: si.
Da quando non scrivi una lettera: se vale la mail da poco, una lettera a mano non ricordo l'ultima.
Se dovessi fare un tatuaggio, cosa sarebbe: sarebbe un segreto fino a quando non lo faccio.
Animali domestici: il mio Grisuino e l'acquario, che in questo momento è da ripopolare, penso di prendere degli Astronotus.
Materia preferita a scuola: Matematica perchè studiandola poco o niente ottenevo ottimi voti.
Il sito che visiti maggiormente: il sito della Samp.
La persona più strana che conosci: eh, ce ne sono parecchie, piuttosto conosco qualcuno normale?
In che negozio spenderesti il tuo stipendio: in questo momento in un negozio di attrezzature per lo sci, per la fotografia ho avuto un bell'aiuto da poco!Ma si può sempre tentare...
Colore delle calze: no comment...
Fatti una domanda, datti una risposta: canzone preferita: Non è tempo per noi.
Se tu potessi incontrare una persona chi sarebbe: Doraemon.
Perchè hai deciso di accettare questa intervista: perchè me l'hai chiesto e mi sono divertita a rispondere.
Cosa ti saresti aspettato che ti chiedessi: ma tu, ce l'hai la mascherina da sci antinebbia?
Hai qualche argomento da proporre in questo blog: il magico mondo dei ritardi di Trenitalia.
Chi vorresti come prossimo intervistato: Radiolina.

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sabato 17 gennaio 2009

Sette anime, commento di Luca.

Ben Thomas, il protagonista, è ossessionato da un suo dramma passato che ha coinvolto sette persone fra cui la moglie, decide quindi di intraprendere un viaggio di redenzione cercando di aiutare sette anime, ci penserà la bella Emily Posa a dare una svolta alla storia.
Il film non mi ispirava molto prima di andarlo a vedere, comunque dopo averlo visto posso dire che mi è piaciuto ancora meno.
Sconsiglio vivamene la visione di questa pellicola alle persone che soffrono di depressione, comunque, conoscendo Muccino, me lo aspettavo un film impostato in questa maniera.
A me piace molto Will Smith e devo ammettere che qua non mi ha per nulla deluso deluso, fra le note positive l'attrice: Rosario Dawson, mi è piaciuta sia per la recitazione ma soprattutto fisicamente.
Non è sicuramente uno dei più brutti film che ho visto, ma non per questo può meritare la sufficienza: il mio voto personale è 5.
Nota positiva della serata i pop corn del multisala di Spinetta.

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giovedì 15 gennaio 2009

Yes Man, recensione.

Era da un pò che non vedevo un film con Jim Carrey, gli ultimi 2 sono stati "Se mi lasci ti cancello" e "Number 23", il primo l'avevo molto apprezzato, il secondo non mi aveva convinto. Con "Yes Man" ci troviamo di fronte al vero Jim Carrey e alla sua eccentrica comicità, ovviamente una commedia, che ha il merito di scorrere liscia e divertire, con i voluti eccessi.
La pellicola narra la storia di Carl Allen, un "No Man", molto pigro, intento ad inventare mille scuse per rifiutare gli inviti degli amici, con in più problemi sentimentali con la sua ex. La svolta quando incontra un vecchio amico di scuola che lo spinge a partecipare a una conferenza degli Yes Man (persone sempre pronte ad accettare ogni proposta che gli venga incontro, senza pensare alle conseguenze, "semplicemente vivendo"). Dopo la conferenza e il patto con Terence Stamp, il protagonista dà la svolta alla sua vita decidendo di dire "Yes" a qualsiasi cosa gli venga chiesta, che porterà la storia ad evolversi in maniera comica e sentimentale.
Mi ha fatto piacere ritrovare Bradley Cooper, personaggio di riferimento nella serie TV Alis dove interpretava "Will Tippin", a suo agio nell'interpretare l'amico di Carl.
Nel film sono presenti anche molti accenni politici, ovviamente non poteva mancare un riferimento in chiave ironica, ma probabilmente fin troppo reale, al terrorismo. Scena all'American Pie del film quella con la nonnina, da guardare schifati!!!
Il film mi è piaciuto, i 90 minuti passano un pò in fretta, molto meno della pubblicità che viene fatta prima nei multisala. Oltre a divertire, la pellicola, lancia anche messaggi positivi, consiglio quindi di vederlo e ritengo meriti un voto alto: 7,5.
Vi saluto ponendo una domanda: guarderete questo film???

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martedì 13 gennaio 2009

Best of 2008, Selection.

Si è conclusa da poco la creazione della Best of 2008 Compilation, comprendente 90 canzoni, nelle prossime settimane vedrà la luce la nuova raccolta annuale, nel frattempo ho preparato una rassegna delle migliori, a mio avviso, canzoni della scorsa stagione. Si tratta di 18 canzoni che hanno scalato le classifiche nel corso dello scorso anno, 69 minuti calcolati per rimanere su un cd, in formato non compresso, se qualcuno di voi vorrà crearsi la compilation.

01. The Killers - Human
02. Il Nucleo - Cambiano le cose
03. Leona Lewis - Better In Time
04. Jovanotti - A te
05. The Script - The Man Who Can't Be Moved
06. Bens Brothers - Carry on
07. OneRepublic - Stop & Stare
08. Ligabue - Il Mio Pensiero
09. Coldplay - Viva La Vida
10. Jason Mraz - I'm Yours
11. Sonohra - L'amore
12. Jack Johnson - If I Had Eyes
13. Gabriella Cilmi - Sweet About Me
14. L'Aura - Basta!
15. The Hoosiers - Worried About Ray
16. Sugarfree - Scusa ma ti chiamo amore
17. Kooks - Shine On
18. Katy Perry - Hot N Cold

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domenica 11 gennaio 2009

Italia, fallimento come l'Argentina? (3)

Terzo appuntamento con l'articolo con oggetto i conti pubblici dello Stato e il rischio insolvenza, prima della pubblicazione sul blog del nuovo grafico, con l'andamento dei conti pubblici annuali. Aspettando gli ultimi dati ufficiali, volevo ripostare quello che ha scritto Beppe Grillo sul suo blog in data 06 gennaio, con titolo "Il potere del debito", gran parte è quello che si era già detto nei precedenti miei post, con ovviamente il tono del noto comico genovese. Purtroppo il dato sui 52,9 milirdi mancanti nel 2008 è veritiero e Tremonti sta dimostrando la sua potenza della finanza creativa, facendo sparire in 7 mesi ben 29 miliardi di Euro (rispetto al 2007), non si è nemmeno smentito con le sue previsioni, nei precedenti 5 anni aveva sempre sbagliato le previsioni dei conti pubblici (ogni volta mancavano più soldi di quelli che secondo lui dovevano entrare), infatti a settembre prevedeva un disavanzo per fine anno di 45 miliardi. Cosa aspettarsi da uno che dichiarava che si sarebbe dimesso se non avesse raggiunto il pareggio di bilancio nel 2003 e che poi è stato cacciato a calci nel sedere dal suo collega Fini, ve lo ricordate vero? Ora è solamente al suo quarto mandato.
Eccovi il post di Grillo:
Per ogni 100 euro di tasse che paghiamo, 18 sono per gli interessi sul debito pubblico. Il problema del debito pubblico è semplice: se non ci occupiamo del debito, il debito si occupa di noi. Si sta occupando di noi ogni giorno, dalla sua esplosione avvenuta con i governi Craxi e Andreotti. Tagli alla scuola, alla salute, alla ricerca. La decadenza del Paese. Il debito toglie risorse ai servizi e allo sviluppo per darle alla politica e alle lobby. L’italiano paga le tasse per interessi su un debito colossale contratto da altri a suo nome.
Il 2008 si è chiuso con circa 1.700 miliardi di euro di debito. Nel 2009 ci aspetta una rata di 80 miliardi di interessi. Con 80 miliardi potremmo rilanciare il Paese, altro che social card. Nel 2009 ci sono titoli di Stato in scadenza e in offerta tra i 2 e i 300 miliardi di euro. Chi li comprerà? Tremonti ci rassicuri. Ci dica se ci sono sottoscrittori, se gruppi finanziari, bancari hanno già dato adesione. Se Mediaset ha prenotato qualcosa, se i patrioti Colaninno e Tronchetti sono in lista d’attesa. L’Italia non può aspettare fino all’ultimo per sapere. Se è necessario si lanci una colletta tra i dipendenti pubblici. So che ci avete già pensato. Al posto del 30% dello stipendio potreste dare dei buoni del tesoro equivalenti. Non è una cattiva idea. I dipendenti pubblici comprano il debito pubblico attraverso il quale lo Stato paga gli stipendi pubblici. E’ un po’ contorto, ma può funzionare.
Lo “spread”, avete già sentito questa parola? Sembra una bibita, una via di mezzo tra la sprite e il chinotto. Lo spread è la differenza tra gli interessi riconosciuti da titoli di Stato di una nazione e quelli di un’altra. Per riuscire a vendere i nostri titoli dobbiamo riconoscere interessi superiori ai titoli degli altri, della Germania, della Francia, dell’Olanda… e lo spread aumenta, aumenta insieme alle tasse. E’ come un elastico che si tende. I titoli di Stato, se comprati in grande quantità, vengono assicurati. Ci si assicura contro il fallimento (il “default”) dello Stato che emette i titoli. Il costo dell’assicurazione dell’Italia sta schizzando.
Nel 2008 i conti dello Stato sono andati in rosso per altri 52,9 miliardi di euro. La coppia Berlusconi/Tremonti è imbattibile nell’indebitare gli italiani. E anche per coprire questi 52,9 miliardi si dovranno vendere Bot e Cct. Il potere del debito è enorme. E’ un potere che gli italiani hanno lasciato ai politici. Ci possono indebitare senza copertura finanziaria, ipotecare il nostro futuro quando vogliono, quanto vogliono. Il potere del debito gli va tolto prima che prenda fuoco il pagliaio Italia. Belin, corro in cucina, sento odore di Tremonti bruciato.
Precedenti post:
Italia, fallimento come l'Argentina? (2)
Italia, fallimento come l'Argentina? (1)

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mercoledì 7 gennaio 2009

Terre di Palestina e ragazzi come noi..

Come promesso eccomi a dedicare un post alla difficile situazione mediorientale.
Quando abbiamo parlato per la prima volta della possibilità di postare qualche informazione in merito, ci siamo subito resi conto delle enormi difficoltà a cui saremmo andati incontro.
Come dare spazio ad un argomento da noi troppo poco conosciuto?
Si rischia di dare solo un parere personale su quelle che sono le informazioni raccolte attraverso i media. Diversamente solo attraverso impegnativi e lunghi approfondimenti sarebbe stato possibile scrivere qualcosa degno di nota. Così ho deciso di cercare di coinvolgere diretti interessati per sentire a caldo le loro opinioni. Non ho preso il primo aereo per Tel Aviv, ma mi sono limitato ad utilizzare quello che secondo me è uno degli strumenti più belli esistenti in rete: Skype.
Ecco cosa ha prodotto la mia ricerca.
Nel tentativo di contattare giovani Israeliani e Palestinesi, i primi sono quelli che si sono dimostrati più disponibili, almeno apparentemente, a essere intervistati.
Ecco in breve cosa pensa Idan ragazzo israeliano di 20anni quando gli chiedo cosa pensa di questa guerra, vicino al suo nick troneggia il seguente motto: ”you arab? Then start saing goodbye :D its pay back time!”
Idan: well....for 8 years the hamas are shooting israel rockets...500,000 rockets over 8 years!!! we cant take it anymore...we wanted to give them a chance but the didnt stop...so now we get in to stop them shooting us imagine france start to shoot you,,, what would you do?...
Davidino: I understand. You think that is possible found a peace way? How many influence from external country are important in this event, in your opinion? From which country?
Idan: Usa.
Davidino: you think that transit from old to new president is influence.
Idan: sadlly yes.... but we are not going to listen... we end the job and then come out.
Davidino: I hope that all this will finish very soon for your people and for middle est peace. Good luck, Idan. If you search us for chat, dont exitate. We will listen your voice. Thank you!!
Vabbè non prendetemi in giro per il mio inglese maccheronico! Coi Giapponesi facevo di peggio!!
Tornando a noi.. Non di diversa opinione è il nostro Alex abitante di Be'er Sheva:
Alex: Look the problem is complexed i can say that no one in Israel wont's to be in war or fight but imagine that your sitting in your hometown in a coffee house and you here an alarm and after 15 seconds you hear an explosion you see children women and all kinds of people lying there some alive some not and that is the realty for a big part of Israel's citizens you must understand that no country in the world would wait the amount of time that we waited and most country's would react even harsher than we did.
Davidino: I understand. You think that is possible found a peace way? How many influence from external country are important in this event, in your opinion? From which country?
Alex: look the pictures are really hard to look at but the Hamas doesn't wont peace they wont wor because without wor there is no meaning for their existence i have family members under attack daily and friends which are in combat units and they are fighting now so that me and the rest of our citizens could live a normal life i'm really sorry about every child and women which is killed in Gaza but when Hamas uses children as shields you cannot avoid it they had lots of time to make Gaza a nice place to live in but they chose terror making booms and digging tunnels they still have in captivity one of our soldiers Gilad Shalit and they are holding him for almost three years the are not civil human beings they are not a part of western society nor do they wont to be so i cannot see a way to have a dialog with them which will be sustained for a long period of time maybe if there will be some one else and not Hamas with ideas and princibles of a civil human being we will be able to negotiate with him and i think it has to be between us and no one's help bun unfortuanly now it is not possible.
Davidino: I think that is terrible. I think that behind all this there are interess of big country to exploit it. in Gaza strip there are persons that think as you. And many that are conditioned from Hamas. But everything is running on misunderstanding. And what about the Usa and Europe influence in this event? Alex: look of course there is an influence but still we have to change the situation that Hamas will decide if there will be a nice sunny day or someone will be bombed we cannot allow this ans again i'm really sorry for the people that are between us but they help Hamas to council their weapons and missiles and they chose them to lead Gaza so the only one who can help them is them and no one else i hope so i know how our country looks in the world because (and you as a photographer know) the pictures are really hard to explain but we are doing our best it is really easy to judge someone if your not in his situation.
Nella icona di skipe di Alex vi è la scritta Strength & Honor... ("Forza e Onore").
Poi ho provato anche a contattare qualche altro ragazzo, ma si sono rifiutati per paura, forse o perchè infastiditi: ad uno quando ho detto che ero un fotografo mi ha risposto: I cannot speak with press...
Per non parlare dei ragazzi palestinesi.. i cui contatti erano per la maggior parte pieni di collegamenti a video su you tube inneggianti all'intifada o video come questi:



Qualcuno gridava molto semplicemente: Stop war in Gaza strip!!
Difficili da contattare: solo qualche studente, per lo più non nativi, sono disposti ad affrontare l'argomento.
Di questi tutti sono pronti a condannare sia le azioni di Hamas e a seguire anche quelle di Israele. Il problema è che l'informazione non scorre o scorre male. Cosicchè i media riempono le loro prime pagine con notizie pilotate mentre nessun presente nelle terre di Palestina vorrebbe la guerra, eccezion fatta per gli estremisti che rincorrono una falsa interpretazione del Corano. Ma non rappresentano la maggioranza del popolo. Comunque Hamas ha vinto libere elezioni e questi dovrebbero essere ascoltati perchè se si pensa di combatterli allora credo proprio che questa guerra non avrà mai fine. Soprattutto considerando che molti diritti internazionali, di cui dovrebbero giovare anche i palestinesi, in realtà sono lasciati da tutti, per il popolo palestinese, alla libera interpretazione israeliana che ne detiene il controllo assoluto. Ricordo che noi agli austriaci in condizioni simili abbiamo venduto cara la pelle... anche se non paragonabile. Ma se un popolo vuole la libertà la cerca con ogni mezzo.
Ero ormai rassegnato a non intervistare altri ragazzi palestinesi, quand'ecco che incontro una ragazza italiana che studia nella West Bank. Di lei non dirò ne il nome ne dove risiede per sua esplicita richiesta, in cambio posso pubblicare la sua intervista.
X: si può dire che qui ho una seconda famiglia e molti fratelli e sorelle, ma non sono palestinese .
Davidino: a me piacerebbe tanto visitare Gerusalemme.
X: Gerusalemme - Al Quds è davvero fantastica, da togliere il fiato
sia dal punto di vista mistico-storico, che da quello della diversità e della divisione presente.
Davidino: si si capisco cosa vuoi dire... poi io ho una mia idea, tutta mia, ma le divisioni di confine in Palestina sono cosa che faccio fatica a capire, soprattutto per la eterogeneità che vi sono in entrambe le parti. La convivenza non deve essere cosa facile.
X: eh, i confini d'altra parte sono una delle parti di più ardua definizione durante i negoziati, soprattutto considerato che i settlement israeliani e il muro sono in continua espansione e che comunque i soldati israeliani controllano la mobilità delle persone su un territorio che non è loro. Sono ormai anni che studio il conflitto e ho vissuto per dei mesi in zona, quindi pensa a quanto sto male a vedere cosa succede e a sentire il mucchio di stronzate che i giornalisti dicono in tv e quando dico che ho vissuto in zona intendo che non ho fatto la turista, ho vissuto con locali, studiato con loro, mi sono comportata come una normale ragazza palestinese.
Davidino: ho intervistato un ragazzo israeliano, alcuni di loro hanno secondo me le idee un po' appannate, vivono lo stesso vostro terrore però secondo me non immaginano quello che tu dici.
X: emh no, sembra in effetti che vivano su un altro pianeta, noi parliamo di occupazione di violazioni, loro invece stentano a chiamare le cose col loro nome e poi, se ci pensi, in fin dei conti le zone problematiche sono quelle vicino al muro o vicino ai settlement, nelle altre città, tralasciando Akko dopo il casino avvenuto per lo yom kippur, la vita scorre normale per gli israeliani, non per i palestinesi con passaporto israeliano che sono e rimarranno "cittadini" di serie B, comunque, spesso anche i settlement sono collegati alle città israeliane con strade speciali riservate solo agli israeliani, molte delle quali ricalcano i percorsi delle strade storiche palestnesi e rendono un inferno la circolazione, alle volte ti trovi a percorrere delle stradine in mezzo alle colline che se arriva qualcuno in senso contrario finisci giù per il dirupo.
Davidino: un pianeta un po' a stelle e strisce quello dei giovani israeliani? Sono ragazzi anche loro, non conoscono la realtà dei fatti fino in fondo? Anche per me è difficile immaginare e mi sforzo, ma se tu incontri un ragazzo israeliano cosa gli diresti?
X: li incontro tutti i giorni se mi sposto da "x" e sono i soldati dei check points, non sono mai stata in israele a divertirmi, qunidi non ho idea di come loro vivano le nottate. So che ce ne sono molti contrari all'occupazione, attivisti... ma molti sono completamente fucked up, ho incontrato una volta due ragazze ebree londinesi con idee decisamente non ortodosse rispetto alle politiche israeliane nei territori. Mi hanno detto che non hanno amici, loro studiano a Gerusalemme, tra l'altro il governo dà loro un mucchio di soldi per venire a studiare in "Israele", e questo non è niente...
Davidino: e cosa pensi di Hamas?
X: mh, Hamas penso che abbiano fatto una minchiata a Gaza però alla base della loro azione ci sono motivazioni che dovrebbero essere prese in considerazione evoluzioni che vanno ben oltre la carta costitutiva degli anni 80 e che tutti si dimenticano di citare documenti recenti quali l'iniziativa dei prigionieri che vengono del tutto bypassati e che sono fondamentali ma è più facile dire che sono terroristi che abbiano accettato i confini del 67 non fa notizia è un discorso molto complesso che comincia ben prima della vittoria elettorale del 2006, se ti interessa qualcosa di più sulla storia di Hamas prova a leggere Khaled Hroub lui è uno dei massimi esperti sulla questione, ha scritto libri ma anche molti articoli.
Davidino: Sto cercando di capire, stai parlando con una persona che vuole comprendere perchè credo che sia importante fare questo. a sentire il mondo occidentale non c'è via di uscita. Ma voglio credere che non sia così. d'altro canto mi fanno un po' paura gli estremismi. Ci sono interpretazioni del corano che vengono strumentalizzate e non voglio crederci.
X: assolutamente, via d'uscita non c'è finchè la comunità internazionale si limiterà a fare delle richieste ad israele invece che impartire ordini finchè le Nazioni Unite saranno bloccate da quel meccanismo malsano ed antidemocratico del veto.
Davidino: quanti secondo te nei territori hanno questo tuo modo di vedere le cose?
X: non ne ho idea, penso sia una visione abbastanza condivisa comunque tra quelli che riconoscono e vivono l'occupazione, c'è in generale un grande clima di sfiducia e frustrazione, soprattutto tra i giovani che hanno famiglie che in questi anni hanno trovato una posizione sociale relativamente stabile c'è molto disinteresse nella poltica, sanno che essere involved in queste questioni può essere pericoloso.
Davidino: pensi che sia più la parte estremista a preponderare? con le elezioni di Hamas credi che si siano sbilanciati certi equilibri?
X: beh, lì devi andare a vedere perchè Hamas ha vinto, in generale nessuno ha mai detto che i palestinesi abbiano votato Hamas alla ricerca di una nuova linea poltica estremista.
Davidino: si si ho capito so dove vuoi arrivare.
X: c'è bisogno di cambiamento, Fatah corrotto come non mai, perso il leader storico si sono trovati imbarcati e non in grado di fornire risposte. I negoziati non hanno prodotto risultati e chi votare? Penso sia del tutto normale, chi propone cambiamento soprattutto visto che Hamas è dagli anni 60 che lavora, non come partito, ma ha radici sociali molto profonde. Si è sempre dichiarato a favore della trasparenza e correttezza non c'era risposta migliore.
Davidino: quanto secondo te influenza il passaggio dall'amministrazione Bush a quella Obama in questa vicenda, se la influenza.
X: beh, diciamo che una guerra a Gaza si sta verificando nel momento migliore
anche se, transizione a parte, non penso che la linea americana cambierà sostanzialmente non è Obama, sono gli Stati Uniti.
Davidino: anche se tanti pensano che lui sarà una svolta in tante situazioni internazionali.
X: beh, io aspetterei prima di costruire tutti sti castelli.
Davidino: assolutamente.
X: d'altra parte ha pure sempre definito Gerusalemme come la capitale unita dello stato ebraico, il che non è esattamente quello che le Nazioni Unite avrebbero deciso, d'altra parte vivere in Israele è ben diverso dal vivere in Cisgiordania e stare al di fuori del territorio è ancora cosa diversa, sembra davvero di vivere in 2 mondi diversi.
Mi ha lasciato anche un link che riporto volentieri: appello al mondo intellettuale.
Insomma, per chi volesse saperne di più, con questo post non abbiamo sicuramente risolto i numerosi dubbi in materia, però spero possa essere un buono spunto alla riflessione a cui invito tutti.

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martedì 6 gennaio 2009

La vita del trasfertista. (1)

Sì, lo so, non sembro proprio uno che si ammazza dal lavoro! Ma vi assicuro che, tra un tuffo in piscina, un giro in moto (ah quanto mi manca la mia vera moto…) e un salto al castello per un’estrazione di spada, ci sono mille momenti difficili.
Come questi:
Non sempre è così facile bere un bicchiere di vino che non è buono come quello che si fa in casa o mandare giù un rum (o ron come lo chiamano qui) dietro l’altro perché non sai che altro chiedere nei locali!
E ancora meno facile é lottare con i piatti sporchi di 4 o più persone o non incazzarsi se la tua maglietta bianca pulita diventa a macchie rosa perché una bottiglia di vino “inspiegabilmente esplode”…
Questa è la mia casa con annessa piscina che probabilmente non userò mai. Anche se certe cose bisognerebbe non dirle troppo ad alta voce per questioni scaramantiche.
E’ qui che, dopo alcuni mesi passati in albergo o a scroccare un letto a casa di colleghi, mi sono insediato con altri 3 loschi figuri. Quel che c’è da dire è che la convivenza, purtroppo, non sempre è cosa agevole e le frizioni che normalmente si hanno sul lavoro, vengono trasferite anche a casa con il risultato che a volte ci si trova a mandarsi a cagare anche per la minima stronzata.
Ma veniamo al dunque. Il posto si chiama Cordoba, ridente cittadina dell’Andalusia, sud ovest della Spagna. Il motivo si chiama centrale termica a carbone di Puente Nuevo, tristissima località a 30 Km a nord di Cordoba, di cui io e altri, in qualità di uomini Siemens, ci siamo occupati di farne il cosiddetto revamping (parolone che cela molti significati, ma che alla fine si può riassumere in … prendere una cosa che funziona, smontarla, ricomporre i pezzi con materiali nuovi, e ritrovarsi in una marea di casini perché niente vorrà più saperne di ripartire in tranquillità).
Quella che vedete qui a lato è lei… la centrale da fuori: da lontano e un po’ più da vicino. Vogliamo entrare un attimo?
La terza foto è la “piccola” caldaia, cuore pulsante di tutta la centrale. E’ lei che fornisce il calore per trasformare l’acqua in vapore con cui si fa girare la turbina (quarta foto) che con il suo movimento crea la corrente che arriva in casa vostra. Facile no?
Vi state annoiando? Potete anche smettere di leggere, ma è bene che sappiate che la parte noiosa è praticamente finita.
Quello sono io in abito da lavoro accanto alla mia cara amica pompa alimento, mentre a destra c’è il nostro regno, ossia il posto dove da quattro mesi circa tengo il mio culo posato su una seggiola per almeno 8-10 ore al giorno. Figo no? No, lo so anch’io ma cerco sempre di darmi un’illusione.

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lunedì 5 gennaio 2009

Panasonic Lumix DMC-G1, fine dell'era Reflex?

Quando si pensa alla fotografia digitale, principali marche del mercato sono due case: Nikon e Canon. Da poco si è affiancato un nuovo concorrende che sta iniziando a tenere testa: Panasonic, che ha sbaragliato la concorrenza soprattutto con le fotocamere compatte, la TZ3 prima e la TZ5 poi, hanno raccolto molti premi e consensi, della seconda in questo blog vi abbiamo detto praticamente tutto.
In un epoca di consumismo e ricerca di una crescita economica infinita, teoria messa in discussione dalla recente crisi finanziaria, bisogna sempre cercare degli stratagemmi per riuscire a pizzare i nuovi prodotti. Per un utente medio non si può solo puntare all'aumento dei megapixel, altrimenti torniamo alla teoria precedente e oltre alla macchina bisogna cambiare anche computer, io sono dell'idea che 5 o 6 siano più che sufficienti. A volte bisogna fare delle vere e proprie rivoluzioni, ad esempio, per me, il prossimo futuro dovrebbe avere delle fotocamere con GPS incorporato, collegabili ad una rete WiMax che incorpori sulle foto il luogo esatto dove l'immagine è stata scattata (come dati Exif), per poi mettere il tutto immediatamente on line.
Ora torniamo un attimo alla realtà, per parlare della nuova fotocamera Panasonic Lumix DMC-G1, con cui la casa giapponese si promette di riscrivere completamente il mercato.
Ci troviamo di fronte ad una macchina che risulta più leggera e più compatta di una Reflex, con la semplicità d'uso di una compatta. Se questo non abbastanza per incuriosirvi, passo ad elencarvi qualche caratteristica tecnica partendo dal mirino, questo è elettronico (ad alta risoluzione, 1,44 Mpixel) e va a sostituirne il vecchio modello con il classico specchio. L'attacco delle ottiche è affidato al nuovo Micro Quattro Terzi, con il compito di ridurre gli ingombri, comunque compatibile con le vecchie lenti. Il sensore, di misura 13X18, garantisce una risoluzione di 12,1 MPixel, le schede di memoria sono le classiche e economiche SD e SDHC.
I fotografi professionali storceranno il naso e i cultori delle reflex minimizzeranno, ma ormai il sasso è stato lanciato, del resto si diceva che l'analogico era meglio del digitale.
Ora non rimane altro da fare che attendere le mosse delle concorrenti.

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giovedì 1 gennaio 2009

Buon 2009 a tutti.

In questo momento staremo tutti festeggiando l'arrivo del nuovo anno. Ne approfitto per augurarvi a tutti: "Buon 2009".
Appuntamento per i prossimi giorni su questo blog.

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