lunedì 5 gennaio 2009

Panasonic Lumix DMC-G1, fine dell'era Reflex?

Quando si pensa alla fotografia digitale, principali marche del mercato sono due case: Nikon e Canon. Da poco si è affiancato un nuovo concorrende che sta iniziando a tenere testa: Panasonic, che ha sbaragliato la concorrenza soprattutto con le fotocamere compatte, la TZ3 prima e la TZ5 poi, hanno raccolto molti premi e consensi, della seconda in questo blog vi abbiamo detto praticamente tutto.
In un epoca di consumismo e ricerca di una crescita economica infinita, teoria messa in discussione dalla recente crisi finanziaria, bisogna sempre cercare degli stratagemmi per riuscire a pizzare i nuovi prodotti. Per un utente medio non si può solo puntare all'aumento dei megapixel, altrimenti torniamo alla teoria precedente e oltre alla macchina bisogna cambiare anche computer, io sono dell'idea che 5 o 6 siano più che sufficienti. A volte bisogna fare delle vere e proprie rivoluzioni, ad esempio, per me, il prossimo futuro dovrebbe avere delle fotocamere con GPS incorporato, collegabili ad una rete WiMax che incorpori sulle foto il luogo esatto dove l'immagine è stata scattata (come dati Exif), per poi mettere il tutto immediatamente on line.
Ora torniamo un attimo alla realtà, per parlare della nuova fotocamera Panasonic Lumix DMC-G1, con cui la casa giapponese si promette di riscrivere completamente il mercato.
Ci troviamo di fronte ad una macchina che risulta più leggera e più compatta di una Reflex, con la semplicità d'uso di una compatta. Se questo non abbastanza per incuriosirvi, passo ad elencarvi qualche caratteristica tecnica partendo dal mirino, questo è elettronico (ad alta risoluzione, 1,44 Mpixel) e va a sostituirne il vecchio modello con il classico specchio. L'attacco delle ottiche è affidato al nuovo Micro Quattro Terzi, con il compito di ridurre gli ingombri, comunque compatibile con le vecchie lenti. Il sensore, di misura 13X18, garantisce una risoluzione di 12,1 MPixel, le schede di memoria sono le classiche e economiche SD e SDHC.
I fotografi professionali storceranno il naso e i cultori delle reflex minimizzeranno, ma ormai il sasso è stato lanciato, del resto si diceva che l'analogico era meglio del digitale.
Ora non rimane altro da fare che attendere le mosse delle concorrenti.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Devo fare due note:
La prima riguarda sistemi con GPS incorporato. Esistono già, vedi Nikon P6000. Per quanto riguarda i sistemi con Wi-Fi, bisogna salire di fascia e quindi di prezzo, fatto salvo per la nuova G3 della Sony, che però non ha GPS.
La seconda riguarda direttamente la G1 della Panasonic: non è l'unica ad utilizzare il sistema Micro Quattro Terzi, già ampiamente utilizzato da Olympus. Per quanto riguarda l'idea di creare una compatta non reflex ad ottiche intercambiabili: è un'idea che aveva tirato fuori Nikon, ma che poi non ha trovato sviluppo per vari motivi. Panasonic ha ripreso questa idea perchè con questo sistema si possono montare ottiche con attacco M Leica o Zeiss, dando così la possibilità ai possessori delle prezziose ottiche di affacciarsi al digitale; senza cambiare un prezioso corredo dedicato alle telemetro tedesche che tante soddisfazioni hanno regalato ai numerosi appassionati e non solo. Però dubito fortemente che i risultati potranno essere comparabili con quelli raggiunti con le vecchie o nuove (analogiche o digitali) Leica a telemetro. E non solo per le ridottissime dimensioni del sensore. E allora perchè comprare una finta reflex???

Anonimo ha detto...

Dimenticavo, il commento era il mio...
Taffy