Il mio post precedente, sul possibile rischio di default dell'Italia, dovreste averlo letto, era datato 26 novembre, perché ora a poca distanza dal precedente aprirne un altro,
ve lo spiego subito. Se oggi vi è capitato di leggere qualche giornale e soprattutto non avete guardato un telegiornale Mediaset, avrete visto una notizia a mio avviso, allarmante riconducibile al mio precedente post. Ve la dico in breve protagonisti sono Giulio Tremonti e Maurizio Sacconi (ministro del Welfare), cosa hanno detto, ve lo sintetizzo in breve: "l'Italia non può permettersi che vada deserta una sola asta di titoli pubblici perché altrimenti si determinerebbe carenza di liquidità e sarebbe a rischio il pagamento di pensioni e stipendi".
Dove ho reperito queste notizie, ve lo dico subito, ovviamente on-line e vi lascio anche i link per poterli controllare, gli articoli in questione sono presenti sui siti di Repubblica, Corriere e, se qualcuno vi ha fatto credere che questi giornali sono un po' troppo schierati, vi rimando anche al sito dell'ANSA.
Perché ho detto se non avete guardato un telegiornale Mediaset, vi spiego anche questo, va bene non diffondere l'allarmismo, ma da qui a fare servizi dicendo che i nostri titoli di Stato sono i migliori del mondo, forse si esagera un po'. Il buon Giulio ha subito corretto il tiro, vi rimando sempre ad una news Ansa.
Un pò mi inorgoglisce aver anticpato non uno ma due ministri, chissà magari hanno letto il mio articolo.
Aggiungo ancora due considerazioni al mio articolo precedente, volevo subito precisare che avevo dimenticato di indicare uno dei motivi per cui si dovrebbe scongiurare una crisi come quella Argentina: il TFR e i fondi pensione. A giugno dello scorso anno siamo stati praticamente obbligati a destinare il nostro TFR nei fondi pensione, questi investono in larga parte in titoli di Stato, di conseguenza siamo noi che involontariamente diamo allo Stato la liquidità, rovescio della medaglia, in caso di fallimento ce l'abbiamo nel .... due volte.
Seconda e ultima considerazione il calo dei tassi europei genera un bel risparmio per lo Stato, in che modo, con un calo dei tassi al 2,5% deciso oggi (dal 4,25% di giugno), sì a una minor spesa di interessi dell' 1,75% (4,25-2,5), esempio si hanno 161 Miliardi di Euro di Bot in circolazione (fonte Ministero delle finanze a Novembre) moltiplicato per 1,75% otteniamo un risparmio di 2,8 Miliardi, che lo Stato si ritroverà nel 2009 senza varare nessuna manovra, se poi si aggiungono anche gli ammontre di BTP, CCT, CTZ e buoni postali (di cui non conosco l'ammontare esatto) si dovrebbero superare abbondantemente i 10 Miliardi. Ovviamente riportandomi al post precedente, perchè non sia controproducente i tassi non dovranno ancora scendere molto.
giovedì 4 dicembre 2008
Italia, fallimento come l'Argentina? (2).
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