giovedì 19 marzo 2009

Election Day e referendum: chi paga?

Risposta secca e subito: noi ovviamente!
Di cosa si sta parlando, di elezioni, in particolare di quelle europee, raggruppate assieme a quelle regionali, provinciali e comunali in quello che è definito election day che si svolge il 6 e 7 giugno.
Dov'è lo scandalo? Lo troviamo nel fatto che si è deciso di collocare in altra data il giorno del referendum: nella domenica in mezzo tra le Europee e i ballottaggi delle Amministrative.
In un periodo in cui i soldi dello Stato spariscono senza lasciare traccia (più di 25 miliardi nei primi sette mesi del governo Berlusconi), far volatilizzare altri 400 milioni di Euro, questa la cifra calcolata per la votazione del referendum, non è sicuramente una scelta molto saggia, non si potrebbero utilizzare questi soldi per aiutare le persone che in questo periodo di crisi sono in difficoltà, fino a pochi giorni fa i telegiornali mediaset ci dicevano che per l'assegno di disoccupazione (di cui sono contrario) proposto da Franceschini non c'era copertura!!!
Ma perché a spostare la data del referendum, semplicemente perché fra le domande inserite vi era quella sulla legge elettorale, vuoi mettere la figura di merda a dover modificare la legge porcellum bocciata da una consultazione popolare.

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