Ultimamente si è fatto un gran parlare di energia nucleare, ormai ci siamo, il nuovo governo ci sta per far fare il grande passo e per l'occasione voglio fare un approfondimento.
Facciamo un piccolo passo indietro nella storia italiana, dopo l'onda emotiva del disastro di Chernobyl è stato indetto un referendum, che ha portato alla fine del nucleare proprio nella nazione che ha partecipato agli studi del primo reattore nucleare.
Io ovviamente non ho potuto partecipare a quel vuoto per problemi di anagrafe, non so che cosa avrei votato allora, ma so cosa ne penso adesso.
Non sono per nulla contrario, soprattutto guardando alle alternative che ci vogliono proporre in particolar modo al carbone, pensando anche ai problemi derivanti dalla disponibilità di petrolio e in più osservando le tante centrali che ci circondano, sembrerebbero non esserci alternative.
Analizzando più approfonditamente la situazione iniziano però a venirmi parecchi dubbi.
Partiamo dal primo, per la costruzione e la messa in funzione di una centrale ci vogliono circa 15 anni, non sono pochi e se si pensa a come ci hanno abituati i nostri politici che appena subentra un nuovo schieramento viene distrutto tutto quello che è stato fatto fino a quel momento direi che lo scetticismo è giustificato.
Secondo se si guarda il grafico dell'uranio in meno di sette anni il prezzo è passato dei sette dollari del 2001 ai $ 130 dell'estate 2007, ossia un aumento del 2000%, anche se ultimamente è abbastanza calato. Mi viene abbastanza spontaneo domandarmi che prezzo potrà raggiungere nel 2025, quando in teoria la prima centrale sarà rimessa in funzione, tenendo anche conto del fatto che la disponibilità dell'uranio non è eterna, in più la produzione attuale è data a circa 40.000 tonnellate all'anno mentre il consumo è di 70.000, considerando che saranno costruite nuove centrali, le quali verranno avviate sicuramente questo materiale diventerà sempre più carente.
Terza questione, è da tenere in considerazione che tipo di centrali verranno costruite ora esiste la terza generazione, mentre a breve (circa 15-20 anni) si utilizzeranno quelle di quarta generazione, che promettono di ridurre il loro costo e il numero di scorie nucleari, il vero problema dell'utilizzo dell'energia atomica, infatti queste impiegano migliaia di anni prima di diventare innocue. Per questo noi non dovremmo preoccuparci, basta pensare che che nel centro nucleare di Bosco Marengo sono stoccati e 250 m³ di rifiuti radioattivi e dove si dice probabilmente sorgerà una nuova centrale, nel caso non vengano utilizzate quelle esistenti.
Concludendo cercano di imporci il nucleare dicendoci che sarà il futuro, ma la mia paura è il rischio di rientrare in questa tecnologia quando sarà già sulla via del tramonto.
Poi perché non puntare su Carlo Rubbia da poco rientrato in Italia, visti gli accordi presi con il precedente governo, ma credo pochi se ne siano accorti grazie alla nostra stupenda informazione. Ha fortemente sponsorizzato il solare termodinamico, già sviluppato in Spagna, con dei costi, che al contrario del nucleare, dovrebbero diventare sempre più convenienti nei prossimi anni, con tempi di realizzazione di 2-3 anni per centrale, da impatti ambientali quasi nulli, e rendimento molto alto rispetto ai clessici moduli fotovoltaici. Sicuramente non una soluzione definitiva, ma un punto di partenza alla diversificazione della produttività energetica.
Se aggiangiamo che nel mondo nel 2007 sono stati installati 20 mila MegaWatt di energia eolica, contro i neache 2 di energia nucleare, i dubbi non fanno altro che aumentare.
domenica 25 maggio 2008
Energia nucleare, ma ne abbiamo bisogno?
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1 commento:
Io so benissimo cosa avrei fatto al momento del referendum se avessi potuto votare e so benissimo che cosa penso oggi.
20 anni fa avrei sicuramente votato contro l'abolizione del nucleare. E se ora avessimo delle centrali in funzione e mi chiedessero se le voglio chiudere direi di no.
Oggi dico che fare il nucleare é una cazzata mostruosa. E ve lo dice uno che con il lavoro che fa, se partisse il nucleare, avrebbe lavoro per tutta la vita senza più preoccuparsi di crisi economiche.
L'unica cosa é che io metterei le scorie radioattive (che sono l'unico vero problema oltre al prossimo esaurimento dell'uranio) nel giardino di chi le vuole fare e di chi dice che é l'unica soluzione. Un barile a lui, uno all'altro....
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