domenica 30 novembre 2008

Twilight, recensione di Taffy.

Anche se non ho ancora letto il romanzo di Stephenie Meyer, da cui è tratto l'omonimo film Twilight, credo di poter affermare che la rappresentazione cinematografica sia destinata a deludere il grande pubblico amante del genere.
Il tentativo di coinvolgere lo spettatore in trame adolescenziali già visitate da parte della stessa regista, vela un po' quello che il vero contenuto del libro.
D'altronde gli americani non sono mai stati bravissimi interpreti cinematografici di romanzi dal contenuto di nicchia, tendono sempre a spettacolarizzare e commercializzare il più possibile la pellicola. Catherine Hardwicke ci riesce bene grazie anche al lavoro del fotografo Elliot Davis, con cui ha già firmato pellicole come Thirteen e Nativity. Davis è eccezionale nel lavoro di rappresentazione di alcune atmosfere anche se l'utilizzo di un maggiore grandangolo avrebbe giovato alla drammaticità degli eventi. Immagine troppo soffocata per la velocità di alcune azioni ed in generale. E a proposito della velocità, va bene che il personaggio è il più veloce del clan dei vampiri, ma alcuni effetti speciali potevano risparmiarseli e concentrarsi di più su quella che è una originale lettura in chiave moderna della saga Vampire.
Nessuna nota di rilievo invece per quanto riguarda gli attori: lui è un bel ragazzo che sembra uscito da un fumetto di Natan Never mentre lei come modella è perfetta, inespressiva o quasi, insomma era più caldo il vampiro!!!
Finale a porte aperte, non si sa mai per una seconda puntata. In poche parole: il tentativo movie americano di cavalcare l'onda del successo del libro che ha già fatto 5.5 milioni di copie vendute. Così sono capaci tutti a fare i film, complimenti ai produttori!
Avrei dato da girare la stessa pellicola a Salvatores, successo assicurato.

1 commento:

Anonimo ha detto...

E' inquietante la foto di davide.