sabato 25 aprile 2009

Vacanze in america (2/3).

Cos'hai apprezzato di più, i paesaggi di natura incontaminata o il caos e la frenesia delle metropoli:
Betty: indubbiamente i paesaggi. Vasti da togliere il fiato. Così sconfinati che ci vogliono giornate intere a percorrerli. Variabilissimi, in pochi km passi dalle foreste al deserto. Bellissimi anche perché protetti da leggi severe e rispettose del territorio. Le città sono enormi, le strade larghissime, gli edifici così alti che a volte non basta il grandangolo per fotografarli.
Silvia: Paesaggi di natura incontaminata! Era lo scopo del viaggio per quanto mi riguarda.
Paola: mi sono piaciute forse piu' le citta'!
Due tappe o locali che ti hanno particolarmente colpito:
Betty: il Grand Canyon e San Francisco... ma è una selezione difficilissima. Anche Bryce Canyon è meraviglioso, Yosemite è "il" parco nazionale, la Monument Valley è mistica, la costa del Pacifico con le sue antiche missioni francescane ti lancia nell'atmosfera coloniale spagnola prima della corsa all'oro del 1848.
Silvia: Sicuramente, il Bryce Canyon e il Grand Canyon. Entrambi offrono una dimostrazione di cosa può fare la natura, erodendo la roccia e creando così dei veri e propri monumenti a cielo aperto. Il Bryce è una distesa di pinnacoli rosso/arancio dalle forme e sfumature fantastiche. Il Grand Canyon offre invece la vista di stratificazioni che tendono al marroncino, al rosa, al bianco, al verde. Ovviamente, il tutto è esaltato se siete fortunati a trovare una giornata di sole; la percezione dei canyons cambia completamente se il cielo è coperto. Fantastica è la "Desert view", una posizione panoramica del G.Canyon da cui si può ammirare e comprendere l'erosione che il Colorado ha operato su questa roccia.
Paola: come ho detto prima mi anno colpito molto Las Vegas ed il Grand Canyon; ma anche i grattaceli di San Francisco.
Meglio gli uomini italiani o quelli americani:
Betty: domanda difficile... Comunque direi gli americani californiani, ho notato che la vicinanza dell'oceano dona loro un'aria molto salutare. Bei ragazzi particolarmente a SF e Manhattan Beach (il bagnino biondo in braghette rosse). Una nota speciale al bel pilota scozzese del viaggio di andata. Aggiungiamoci anche il tipo biondo che impersonava un cow boy a Phoenix.
Silvia: Boh!! Sono partita dall'Italia con 2 fette di prosciutto sugli occhi e la foto del mio ragazzo come sfondo sul cellulare...No, a parte gli scherzi, la nostra vita in America non è stata molto mondana, spesso alloggiavamo in paesini sperduti dove la vita serale è più spenta che a Bosio...fortunatamente c'era la guida del tour, Hugo (brasiliano, non fa testo), che risollevava il morale delle turiste sul pullman.
Paola: meglio gli italiani! L'unico che mi ha colpita a Phoenix era sicuramente di origine italiana: era il sosia di al pacino!
Sei rimasta soddisfatta della cucina a stelle e strisce:
Betty:
pensavo peggio. All'americano medio piace mangiare grasso e abbondante (vedi secchielli di gelato o pollo fritto da 5 kg), ma comunque c'è moltissima scelta di verdure e biologico. E se uno si stanca, può sempre mangiare messicano, giapponese, italiano, sudamericano... Davide ci ha fatto provare le alette di pollo in salsa buffalo, da mangiare rigorosamente con le mani. Non male.
Silvia: A parte una cena in stile cowboy, a base di pannocchie, patate, carne e fagioli, un hot-dog al pier 39 di S.Francisco e qualche fish and chips...così tanto per provare la cucina "locale", ho sempre cercato di mangiare più "italiano" possibile e devo dire che non è stato difficile. In America si riesce a mangiare sano!! Certo, non saranno buone come le pizze e le paste italiane, però riesci a trovare dei salutari carboidrati. Io e la Betty poi eravamo abbonate alla Cesar's salad di Mc Donald's (pollo grigliato+ insalata+salsine), in onore del signore che ci ha portato all'aereoporto di Milano e tra un po' ci fa perdere il volo...che momenti!
Paola: della cucina insomma! Mangiavo spesso panini!

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