giovedì 11 settembre 2008

Tizi in ferie: Corsica ad agosto.

Che dire della Corsica? Che e’ selvaggia, molto scenografica e che avrei tanta voglia di tornarci. Certo, se ambite a vacanze “cool & fashion”, andate altrove, ma se volete semplicemente godervi del bel mare,tanto verde e un po’ di sano relax ,allora prenotate un posto sul traghetto e imbarcatevi.
Se invece preferite un viaggio alla ricerca di panorami mozzafiato e cultura ma senza dimenticare la tintarella,anche in questo caso la rotta Genova-Bastia (o Livorno-Bastia o Savona–L’Ile Rousse,etc…) fa per voi.
Come avrete capito, a me la Corsica e’ piaciuta molto, e ancora mi chiedo come abbiano potuto i Genovesi venderla alla Francia per quattro soldi. Eh già, perché l’unico difetto dell’“isola della bellezza” e’ a parer mio proprio la sua appartenenza ai nostri cugini transalpe; sebbene, soprattutto nell’interno, il movimento indipendentista corso sia ben radicato, come dimostrano le scritte sui muri e le locandine di concerti, dibattiti, etc…
La lingua corsa e’ uno spettacolo: un italiano totalmente sgrammaticato, ma comprensibilissimo. Io, pur ignorando il francese, mi intendevo una meraviglia con il proprietario dell’hotel di L’Ile Rousse (io parlavo italiano e lui corso).
Ma cosa consigliare a chi ha seguito il mio suggerimento e ha deciso di partire?
Muoversi tanto: non fossilizzarsi in una spiaggia o in una città. Credo che l’ideale sia fare come me: nessuna prenotazione, cambiare zona ogni 2-3 giorni decidendo sul momento dove andare, magari con una tenda in macchina.
Posto negli hotel si trova(anche in pieno agosto) e i prezzi sono abbordabili(eccetto la zona di bonifacio, dove, infatti, son finita in campeggio).
Ma cosa visitare?
1)Le spiagge innanzi tutto, da decidersi di volta in volta, del tipo “vedo una spiaggia, mi fermo e mi butto in acqua”. A me sono piaciute molto quella dell’Isolella nel Golfo di Ajacccio(a sud di Porticcio) e quella di Rondinara nella zona sud orientale(soprattutto per le mucche sul bagnasciuga)
2)Quanto alle città, Bonifacio e’ strascenografica e quasi irreale: sembra sospesa su una fragile quinta di calcare con le case a picco sulla scogliera che paiono dover precipitare. Molto belle anche Sartene e L’Ile Rousse. Sartene, posta nell’interno, è definita “la più corsa delle città corse”. Meritevole soprattutto la cittadella: alte case in granito scuro, strette stradine, ripide scalinate, camminamenti bui, ok, dalle descrizione non pare questo gran che ma e’ bella davvero. L’Ile Rousse mi ha colpito soprattutto per la piccola isola de la Pietra, un isolotto di terra rossastra cui si accede attraverso un molo;un piccolo sentiero conduce alla torre del faro, e da qui il panorama e’ immenso.
3)Se volete fare un po’ gli intellettuali visitate uno dei tanti siti archeologici preistorici sparsi sull’isola; la Corsica e’ probabilmente la regione del Mediterraneo maggiormente dotata di dolmen e menhir((con i particolarissimi menhir antropomorfi).Nella tappa di spostamento da Ajaccio a Bonifacio mi sono imbattuta nel sito di filitosa e pur senza avere una particolare passione per l’archeologia (o forse sì visto che adoro indiana jones) ho apprezzato molto la visita.
4)E ora passiamo ai consigli enogastronomici, molto buone le birre corse (pietra e colomba) e i taglieri di affettati e formaggi corsi. Un aperitivo con i fiocchi!
Spero di non avervi annoiato troppo e spero che il mio primo intervento “ufficiale” sul blog sia stato apprezzato. Ringrazio Andrea per l’opportunità’ e vi prego: "Se partite per la Corsica, portate anche me!!!!"

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